Lo Spid per le persone giuridiche o BUSINESS nasce al fine di soddisfare la domanda di autenticazione per gli operatori professionali o ( intendiamo tutti quegli operatori diversi dalle persone fisiche) ovvero per tutti quei soggetti che devono operare per conto terzi al fine di facilitare le transazioni digitali sia tra pubblica amministrazione e operatori professionali (B2G-Business to Government) sia nel rapporto tra privati (B2C, Business to Consumer; B2B Business to Business). Qui cerchiamo di dipanare alcuni dubbi e di fare un po’ di chiarezza sull’argomento anche se possiamo senz’altro affermare per semplificare al massimo: lo SPID per le persone giuridiche presenta ancora molte incertezze; quanto durerà questa situazione non è dato sapersi; quello che sicuramente oggi possiamo affermare con certezza è che esistono due versioni di SPID ad uso professionale ma sulla loro effettività utilità ancora nutriamo dei dubbi; in questa pagina cercheremo di rispondere alle domande più diffuse sull’argomento
Lo Spid nasce esclusivamente come strumento di autenticazione e quindi riconoscimento per transazioni esclusivamente telematiche, ovvero tramite lo SPID la persona è riconosciuta dall’erogatore del servizio e sulla base di ciò tale soggetto può essere autorizzato a visionare le informazioni che lo riguardano o a compiere tutti gli atti con un ottimo livello di sicurezza (rischio furto identità più ridotto rispetto ad altri strumenti). Inoltre a differenza degli altri strumenti di autenticazione che si basano su certificati emessi da istituzioni pubbliche (CNS o CARTA IDENTITA’ ELETTRONICA), lo SPID nasceva per un uso esteso non solo nel rapporto Pubblico-Privato (B2G) ma anche nnei rapporti tra privati (B2C; B2B). Successivamente a distanza di qualche anno nasceva il cosidetto SPID BUSINESS ovvero quello destinato agli operatori professionali
Questo particolare SPID dovrebbe soddisfare una serie di bisogni che quotidianamente gli operatori professionali si trovano ad affrontare non solo nel rapporto (B2G), ma anche e soprattutto nel B2B e B2C.Vediamo cosa ci si aspetterebbe da uno strumento del genere:
- L’impresa che si collega ad un servizio telematico con lo SPID BUSINESS verrebbe immediatamente riconosciuta e verrebbe a sua volta riconosciuto il suo amministratore-rapp.te legale che esegue quella transazione e di conseguenza gli verrebbe proposto un transazione specifica per quella funzione
- Il cambio di rappresentante legale non dovrebbe comportare la necessità di rifare lo Spid per l’organizzazione ma solo quello di cambiare il codice fiscale del suo rappresentante
- Il rappresentante legale a sua volta devo poter delegare altre persone a determinate funzioni e quindi all’utilizzo dello spid per conto dell’impresa
- Se il rappresentante legale termina il suo mandato l’accesso dovrebbe essere inibito
- l’Agenzia delle Entrate o l’INPS dovrebbe riconoscere automaticamente il ruolo di quel soggetto che “entra” e gli consente di operare per conto dell’impresa senza che ci sia un processo di abilitazione preventivo
Questi sono alcune delle cose che uso si aspetterebbe se avessi uno SPID BUSINESS…ma le cose stanno così? Purtroppo no; almeno per adesso; ma le cose sono “working in progress” come si dice
Alla data attuale le certification autority che emettono lo SPID, e non tutte, hanno a disposizione una soluzione destinata ai professionisti ed ai titolare di partita iva. Questo tipo di SPID (Tipo 3 o Professional) consente (anzi dovrebbe consentire) al soggetto erogatore del servizio digitale di riconoscere l’utente con la sua qualifica; ad esempio se il possessore di tale SPID fosse un architetto, e questi si collegasse al catasto; il sistema riconosce la sua qualifica e gli consentirebbe di poter adempiere a quelle funzioni che solo agli architetti è consentito (esempio l’accatastamento di un immobile). Presso il nostro ufficio è possibile richiedere questo tipo di SPID che a differenza di quello ordinario ha un costo più alto ed ha una durata di 12 mesi; qualora il possessore dovesse decidere di non rinnovarlo il suo SPID perde le funzionalità “business”, ma rimarrebbero inalterate le funzioni di SPID destinato alle persone fisiche.
Esiste poi la versione per le persone Giuridiche Tipo 4, il quale dovrebbe riconoscere il soggetto che rappresenta un altro soggetto.
Noi diciamo che lo SPID come strumento di autenticazione digitale è decisamente meglio e lo è ancor di più per un soggetto che deve operare per conto terzi. Tuttavia ad oggi le differenza fra i due strumenti sono minime; vi rimandiamo a questo nostro articolo per approndire le differenze tra i diversi strumenti
Per descrivere cosa succede facciamo un esempio concreto. Chi scrive possiede lo SPID per persona fisica ed è l’amministratore della società; quando si collega all’Agenzia delle Entrate gli viene proposto se intende operare come Incaricato per conto della società o per se stesso; tuttavia questa “proposta” si verifica perchè a monte il sottoscritto si è presentato all’agenzia delle Entrate e si è fatto abilitare ai servizi telematici in qualità di rappresentate legale; se non lo avessi fatto il sistema dell’Agenzia delle Entrate non avrebbe potuto mettermi a disposizione l’accesso per conto della società ma solo per uso personale. Purtroppo il limite di oggi è proprio questo ovvero che il riconoscimento del ruolo non è automatico come dovrebbe essere.
Perchè il problema non è lo SPID ma le applicazioni che lo devono “riconoscere” e sono pochissime le applicazioni della pubblica amministrazione pronte, a questo si aggiungono altri aspetti di carattere giuridico e di conseguenza anche tecnico; vediamone alcuni:
- cosa succede nel caso di più rappresentanti legali di un singolo soggetto giuridico
- come gestire i casi particolari come i condomini che non sono soggetti giuridici ma che si comportano come tali
- come gestire la transazione di un rappresentante con un altro
- come gestire sul piano tecnico e procedurale eventuali delegati con poteri limitati
- come gestire quei rappresentati a tempo ma la cui data di scadenza non è certa ( esempio ci sono degli amministratori il cui mandato scade alla data di approvazione del bilancio, una data che non è fissa ma è potenzialmente mobile)
Lo stato nel corso di questi ultimi hanno ha fatto una serie di interventi legislativi tesi a dare impulso all’uso di queste tecnologie, a titolo puramente indicativo ricordiamo:
- Decreto semplificazione del Luglio 2020;
- Il blocco dei PIN da parte dell’INPS da Ottobre 2020
- Il blocco dei Pin da parte dell’Agenzia delle Entrate da Marzo 2021
- il Decreto Semplificazione 2 (77/2021 del Maggio 2021)
Tuttavia a parte i problemi disporre di un secondo SPID è sempre un ottima idea a prescindere dall’uso professionale e a maggior ragione a chi ne fa un uso professionale per separare le due cose. Purtroppo ad oggi ci sono dei limiti ma siamo certi che verranno superati.