Arrivano i nuovi Codici Ateco 2025- Introduzione
Con il 1 Gennaio 2025 arrivano i nuovi Codici Ateco; un’altra importante novità per tutti gli operatori economici
E’ importante evidenziare che questi movimenti si verificano molto raramente; l’ultimo risale al 2007 con un piccolo ritocco nel 2022 di cui abbiamo dato notizia con un nostro articolo
Innanzitutto due parole su cosa sia il codice ATECO. E’ un codice di 12 cifre che identifica l’attività economica a livello Europeo, che una volta aveva solo scopi di tipo statistico ed infatti è gestita dall’ISTAT, ma poi nel tempo è diventato qualcosa di più importante anche ai fini fiscali.
I primi effetti della loro importanza si sono visti sotto la pandemia per il COVID ove le aperture e le chiusure delle attività nonché i sostegni alle imprese erano determinati sulla base del codice ATECO.
Con il tempo quindi i codici Ateco hanno assunto un maggior peso e per tenere il passo ai forti cambiamenti che si sono verificati in questi ultimi 20 anni, le pubbliche istituzioni di tutta Europa hanno pensato di rivedere l’intero sistema
La nuova codifica si è resa necessaria sia per cercare di avvicinarsi sempre di più al sistema adottato a livello Europeo, denominato NACE, che è anche quello utilizzato dalle istituzioni finanziarie per calcolare ad esempio i rischi di un determinato settore economico; inoltre i codici ATECO devono cercare di riflettere quanto più fedelmente il sistema economico e dopo 18 anni più che un cambiamento c’è stata una rivoluzione industriale con la nascita di tanti nuovi servizi e prodotti.
Quali operatori devono verificare che essi sono stati toccati da tale rivoluzione
Le modifiche prodotte dai nuovi codici ATECO 2025 riguardano qualsiasi attività non solo le imprese; in generale questa modifica interessa
- Attività che operano nei settori primari (commercio, industria, servizi)
- Attività non economiche sia che siano o che non sia iscritte nel registro del Terzo Settore
- Professionisti ed in genere i lavoratori autonomi
Quindi i codici ATECO hanno un impatto su qualsiasi soggetto che esercita un attività indipendentemente dalla finalità e dalla forma utilizzata e considerando il numero enorme di variazioni intercorse si presume che la cosa riguardi gran parte dei soggetti di cui sopra.
Per ricevere una quotazione del servizio compila il form sottostante specificando nel dettaglio l’attività esercitata e se non sei nostro cliente ovviamente i dati completi (sede, partita iva, codice fiscale, codice destinatario, denominazione)
Che cosa accade dal 1 Aprile 2025
Vediamo cosa accade analizzando l’evento da diverse prospettive:
- Imprese. Per le imprese la modifica è avvenuta d’ufficio (non tutte le imprese sono coinvolte ma la maggior parte ) e le camere di commercio hanno informato via pec i soggetti interessati; a costoro inoltre è messa a disposizione un applicazione a disposizione per poter eventualmente correggere il codice assegnato se non andasse bene. Non ci sono costi di sostenere se ovviamente la procedura è fatta dall’impresa stessa; nel caso il codice e la declaratoria vanno bene non bisogna far nulla. In visura compariranno entrambi i codici, quello vecchio e quello nuovo fino a Novembre
- Enti del Terzo Settore. Nel RUNTS la modifica non è automatica quindi andrebbe aggiustata la cosa; visto che siamo in tempo di approvazione e deposito del bilancio consiglio di farlo in quest’occasione; noi siamo a disposizione per fare entrambi
- Agenzia delle Entrate. Fino al 1 Aprile rimane il vecchio codice e non si procederà ad alcuna variazione; da tale data le dichiarazioni dovranno essere fatte con i nuovi codici ATECO ed in questo caso l’AE acquisirà il nuovo codice, mentre per le attività secondarie rimane il problema di doverlo aggiornare. In questi casi l’allineamento dovrà essere fatto ad hoc secondo le procedure previste per le singole categorie, le imprese dovranno farlo tramite il “Comunica” il quale non è ne gratuito ed è altamente sconsigliato a chi non è pratico di pratiche camerali; gli altri soggetti dovranno farlo attraverso la trasmissione della specifica modulistica AA7/10, AA9/12, AA5/6, ANR/3
- Professionisti/Lavoratori autonomi/ Enti non commerciali dovranno procedere a comunicare la variazione solo all’agenzia dell’Entrate, ma siccome questa è possibile farla anche con le dichiarazioni, rimane lo stesso problema di farla in caso di codici secondari
- SUAP dei Comuni. Il cambiamento del codice ateco non dovrebbe avere alcun impatto sulle autorizzazioni amministrative perchè queste solitamente sono più legate alla denominazione dell’attività ed alle modalità con la quale la prestazione viene eseguita
Cosa fare
Ovviamente questo argomento non riguarda le imprese non investite da tale modifica, per loro è come se nulla fosse successo; per gli altri, imprese modificate, professionisti, enti non commerciali, invece andrebbe fatta una verifica della propria posizione e valutare in quale situazioni ci si trovi e decidere sul da farsi e nello specifico procedere a fare gli opportuni aggiornamenti nel caso in cui i nuovi codici ateco e la relativa descrizione siano più idonei a rappresentare la propria attività e tanto più la distanza fra il nuovo ed il vecchio è ampia tanto più sarebbe opportuno procedere e nel più breve tempo possibile
Ma perchè bisogna procedere all'aggiornamento quali sono i vantaggi
Nel corso del tempo anche grazie alle nuove tecnologie digitali o per effetto dei cambiamenti demografici sono nate tante nuove professioni mentre altre o sono scomparse o hanno assunto un peso molto più rilevante nell’economia del paese.
Quindi con questi nuovi codici è possibile specificare con maggior precisione una certa attività mentre prima bisognava ad andare per approssimazione optando per quella più prossima. In termini generali tuttavia i Codici Ateco ed ancor più l’attività dichiarata agiscono su più leve
- Fiscalità; ovvero gli stati possono decidere forme di agevolazioni/tassazione con maggior precisione; pensiamo ad esempio all’attinenza di determinate spese all’attività; a titolo puramente indicativo e non esaustivo pensiamo ai forfettari che potrebbero vedersi applicare un coefficiente diverso da quello corretto; oppure pensiamo anche agli ISA (gli indicatori di affidabilità fiscale). Particolare attenzione devono fare i forfettari che sono soci e fornitori di imprese
- Statistica; utilissime non tanto alla singola imprese ma a chi ha la responsabilità di fare delle scelte, scelte che si basano inevitabilmente su dati e se i dati non sono corretti anche le scelte possono essere sbagliate ed addirittura dannose
- Autorizzazioni amministrative. ovvero le autorizzazioni, le certificazioni, ed in genere tutto quell’apparato burocratico serve ad autorizzare/vietare un certo tipo di attività e definirne le regole per l’esercizio della sua mission
- Agevolazioni/Penalizzazioni; pensiamo ai contributi a fondo perduto, ai finanziamenti agevolati, all’obbligo di sottostare a specifici adempimenti
Dove trovare le informazioni di dettaglio
Il sito di riferimento ufficiale è quello dell’ISTAT; nello specifico qui è possibile trovare tutte le tabelle di conversione tra i diversi sistemi Documentazione tecnica e classificazioni – Istat ,
Come può aiutarci BBSPRATICHE
Faccio un check e verichiamo:
a) Se i cambiamenti riguardano la tua attività
b) Se esistono oggi dei codici ateco più appropriati per la tua attività
c) Trasmettiamo il corretto codice previa tua approvazione a seguito di ns offerta specifica
Un po' di numeri, per avere un idea; quante sono le modifiche introdotte nei nuovi codici ateco 2025
Allineamento europeo:
ATECO 2025 è allineata alla classificazione europea NACE Rev. 2.1, per facilitare il confronto delle statistiche a livello internazionale.
Aumento delle voci:
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- Le sezioni sono passate da 21 a 22.
- Le classi sono passate da 615 a 651.
- Le sottocategorie sono passate da 1.241 a 1.290.
- Le divisioni sono diminuite da 88 a 87.
- Le categorie rimangono stabili a 920 codici.
Nuovi codici e modifiche
Sono stati introdotti nuovi codici per nuove attività, mentre altri sono stati modificati o cancellati. In particolare:
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- 970 codici cancellati.
- 1.070 codici inseriti ex novo.
- 2.187 codici comuni con variazione di titolo per 1.428 di essi.
Alcuni dati di sintesi importanti circa la variazioni
Abbiamo 4707 Codici Ateco variati su 6678; pari al 70,5%
Su questi 6678 ben 5575 hanno cambiato anche la DECLARATORIA, ovvero la descrizione dell’attività, che anche più importante. Tuttavia questo è un dato che ci può portare fuori strada perchè in realtà sarebbe sufficiente analizzare solo i codici a 6 cifre ovvero quelli che rappresentano il dettaglio a livello di sottocategorie. Tanto per dare un idea invece di considerare il sezionale (prime 2 cifre) e le classi del Codice le secondo due cifre (89.XX), prendiamo in considerazione tutti i codici che rappresentano anche le sottocategorie ad esempio 16.29.30. In questo caso abbiamo che sono modificati 2159 codici su 2781 (quasi il 80%); poi a questi vanni aggiunti quelli per i quali è stata effettuata una modifica della DECLARATORIA, mentre se consideriamo solo il cambio della DECLARATORIA abbiamo il 92% circa; se poi combiniamo sia entrambi gli elementi abbiamo che i tre quarti dei codici di cui sopra hanno cambiato sia il codice che la declaratoria…una carneficina!